Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde

Titolo 10: Mutui, 1839 - 1975

si trova in
segnatura
 10 Mutui
consistenza
4
storia istituzionale e biografia
La concessione dei mutui (quasi esclusivamente ipotecari) costituì il modo fondamentale di impiego dei capitali della CR dopo la crisi finanziaria degli anni '30 dell'Ottocento: l'andamento delle domande e delle sottoscrizioni di mutui ebbe andamento altalenante nella storia dell'istituto, ma conobbe un notevole incremento alla fine dell'Ottocento fino al periodo successivo alla fine della prima guerra mondiale quando inziò la fase di declino.
Tra i mutui concessi dalla Cassa di Risparmio, vi sono anche quelli specifici del Credito Fondiario e del Credito Agrario, che costituivano le cosiddette 'gestioni annesse' della CR ovvero delle speciali sezioni di credito separate.
L'istituzione del Credito Fondiario risale al 1867, dopo che la CR ebbe un ruolo attivo nella definizione della Legge del 1866 sul Credito Fondiario; l'introduzione delle cartelle fondiarie ebbe una grande diffusione popolare e numerosi furono i mutui ipotecari concessi, che aumentarono notevolmente dopo la seconda guerra mondiale contribuendo alla ricostruzione edilizia della Milano devastata dai bombardamenti.
Il Credito Agrario invece fu aperto nel 1928 a supporto del finanziamento all'agricoltura, sia a sostegno di iniziative private che a favore di interventi strutturali finalizzati al miglioramento delle esistenti strutture agricole.


Le regole per la concessione dei mutui vengono disciplinate per la prima volta nello 'Statuto, o disposizioni organiche, regolamento e istruzioni per le Casse di Risparmio di Lombardia e Gestioni riunite' del 1876 (All. A, capo II) nel quale si incarica il Consulente legale di riferire sulle domande di prestiti ipotecari presentate alla CR e al CF per quanto riguarda: esame dei documenti, scritture, tenuta dei registri delle iscrizioni ipotecarie e delle assicurazioni contro gli incendi, comunicazione delle scadenze e dei rinnovi; accanto al Consulente legale vi era anche l'Avvocato patrocinatore incaricato di sostituirlo in casi specifici e l'Ingegnere tecnico che esprimeva i pareri tecnici e le perizie di valutazione sugli stabili.
Per quanto riguarda la tenuta dei conti e delle mansioni correlate, esse spettavano alla Ragioneria secondo quanto indicato al paragrafo 1 della sez. III (All. E. Istruzioni alla Ragioneria, in Statuti e Regolamenti n. 2): stipulato un mutuo con ipoteca, il conto o la partita corrispondente veniva aperta nel Libro Mastro; ogni partita constava di due parti, una relativa al capitale, l'altra agli interessi. Il mutuo veniva restituito alla scadenze del contratto oppure poteva essere estinto in rate. L'ufficio si occupava di annotare le scadenze degli interessi e delle rate di ammortizzazione nel registro delle scadenze quindicinali. Nei casi in cui al mutuatario subentrasse un nuovo debitore, non si chiudeva il conto ma si annotava il 'subingresso' di un nuovo debitore. Cinque giorni prima della fine e della metà di ogni mese si doveva consultare il registro delle scadenze quindicinali per rilevare interessi e rate di ammortamento scadenti nella successiva seconda quindicina. Le somme da riscuotersi si trascrivevano in elenchi che si trasmettevano all'ufficio di Revisione per il suo controllo e poi alla Cassa centrale. Due mesi dopo, la Cassa centrale notificava alla Ragioneria le partite rimaste in arretrato e i monitorii disposti per sollecitare i debitori; le pratiche successive dei debitori passavano a cura della Segreteria.
Nel Regolamento di Servizio Interno del 1926 viene istituito il Servizio Mutui ipotecari, retto dal Consulente legale Capo e da un vice- consulente legale capo e costituito dal personale legale, tecnico e d'ordine determinato dalla pianta organica. L'ufficio esercita essenzialmente le funzioni e le competenze del Consulente legale per quanto riguarda l'istruzione delle domande di operazioni ipotecarie e le presentazione al CE per le necessarie deliberazioni: cura le rinnovazioni, riduzioni e cancellazioni di ipoteca, provvede a che gli stabili siano assicurati contro gli incendi, tiene un elenco delle mappe e dei disegni di proprietà della CR, esamina le pratiche riflettenti il passaggio dei mutui dall'originario debitore ad altra persona, tiene in evidenza un apposito registro delle iscrizioni ipotecarie della CR e del CF e provvede alla loro rinnovazione, rappresenta la CR nella stipulazione dei contratti ipotecari e nelle controversie giudiziarie. [Cfr. in Statuti e Regolamenti, n.2].

Per quanto riguarda i mutui di Credito Fondiario e Agrario si rimanda ai documenti dei rispettivi fondi, che al momento non sono stati ancora inventariati.
contenuto
Tipologie: delibere, corrispondenze, contratti ed istrumento di mutuo, atti e certificati notarili, certificati di iscrizione o rinnovazione ipotecaria, domande di mutuo, perizie tecniche e legali, minute di contratti, scritture contabili.

Oggetti: Per l'analisi degli oggetti trattati si rimanda alle schede dei singoli faldoni, data l'eterogeneità dei fascicoli, diversissimi sia per materie trattate che per tipologie documentarie in essi contenute: accanto ad esemplari di singoli istrumenti o contratti, sono presenti intere pratiche di concessione di mutuo che contengono delibere, allegati e corrispondenze. Tra queste ultime, si segnalano quelle riguardanti i mutui concessi a S. M. Vittorio Emanuele II (1874-1884), alla religiosa Cabrini Francesca (1907-1950) e alla famiglia del futuro Papa Giovanni XXIII al secolo Angelo Roncalli (1955-1963), rispettivamente un mutuo ipotecario della CR, un mutuo di Credito Fondiario e un Mutuo di Credito Agrario. Tra i Mutui a Corpi morali si segnala invece quello relativo alla costruzione del Ponte sulla Becca (1912-1919) e quello al comune di Tripoli (1937-1975).
passaggi di proprietà
La Serie raccoglie documenti rigurdanti la concessione di mutui a corpi morali, mutui con ipoteca, mutui di Credito Fondiario, mutui di Credito Agrario, conservate nelle cartellette originali del Servizio Mutui e poi versate all'Ufficio Archivio.

Il nucleo documentario contiene materiale che sembra essere stato conservato a titolo esemplificativo, come dimostra la presenza di soli 4 faldoni, ciascuno dei quali è dedicato ad una diversa tipologia di mutuo. E' verosimile che siano stati conservati 'a campione' alcuni esemplari di pratiche o di contratti, molto probabilmente selezionati per la conservazione perchè si riferivano a personaggi illustri.
criteri di ordinamento
Laddove sono conservate intere pratiche, spesso all'interno dei fascicoli il materiale si presentava spesso organizzato in 'delibere', 'corrispondenza', 'atti d'ufficio', 'atti pubblici': le pratiche cioè erano state smembrate per essere arbitrariamente suddivise nelle predette categorie. Il risultato della presente inventariazione è stato quello di restituire alle pratiche la loro originaria struttura storica e di disporre i documenti in ordine cronologico.
strumenti di ricerca
Inventario Guida, esclusa la cart. 4 (Addenda) Mutui di credito agrario
consultabilità
Libera, come da regolamento dell'Archivio Storico
stato di conservazione
Abbastanza buono: da restaurare faldone n. 2, fasc.3.
fonti complementari
- Fondo storico: Serie Normali, Serie Provvidenze generali; - Fondo Statuti e Regolamenti; - Fondo Credito Fondiario; - Fondo Credito Agrario, con particolare riferimento ai verbali
bibliografia
BACHI R., La Cassa di risparmio delle provincie lombarde nell'evoluzione economica della regione 1823-1923.

COVA-GALLI, La Cassa di Risparmio delle Province Lombarde dalla fondazione al 1940, 4 voll., Cariplo- Laterza, 1991.

GALLI A.M., Mutuo di lire 10 milioni a S.M. il Re Vittorio Emanuele II, "Ca' de Sass", n. 140, pp. 28-35 (documenti citati e riprodotti dalla cart. 2).