Banco Ambrosiano Veneto

Filiali, 1844 - 2000

segnatura
 1 Filiali
contenuto

La serie conserva la documentazione intercorsa tra l'Ufficio Immobili e le diverse filiali; le carte ricoprono un arco temporale che si snoda per lo più tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta del Novecento, è presente qualche raro caso di documento (testamenti e/o atti di compravendita) risalenti alla seconda metà dell'Ottocento.
Si tratta per la maggior parte di immobili acquisiti per procedere all'apertura di nuovi sportelli oppure entrati nel patrimonio dell'Istituto in seguito alle fusioni di altre banche.
In taluni casi gli acquisti riguardano anche appartamenti destinati, per scopo abitativo, al personale direttivo in carico alla filiale o anche immobili comprati in qualità di 'bene rifugio'.

Le carte conservano la documentazione relativa a tutto il processo di acquisizione: dalla delibera del Consiglio di Amministrazione, all'acquisizione dell'immobile, alla sua eventuale ristrutturazione o ricostruzione fino all'apertura dello sportello e in alcuni casi alla successiva vendita.
In ciascuna cartella quindi - intitolata e custodita sotto il nome del luogo geografico in cui la filiale opera - sono conservati solitamente conservati: stralcio in fotocopia delle delibere del Consiglio di Amministrazione, atti notarili (testamenti, atti di compravendita), documenti di proprietà, autorizzazioni della Banca d'Italia relative alle aperture, chiusure e trasferimenti della filiale, autorizzazioni comunali, corrispondenza interna ed esterna e quella intercorsa con terzi (per es. quella con i confinanti), capitolati di appalto relativi alle ristrutturazione, documenti fiscali; inoltre planimetrie, fogli catastali e in alcuni casi anche le perizie di valutazione degli immobili stessi.

Nel caso di Vicenza (Palazzo Leoni Montanari) e di Belluno sono presenti le relazione degli architetti responsabili della ristrutturazione del palazzo di pregio con riferimenti alla sua storia architettonica e ai vincoli con la sovrintendenza.
Sono inoltre conservate le pratiche relative agli immobili coinvolti in disastri e calamità naturali, quali: la filiale di Longarone (disastro del Vajont, 1963), alcune filiali del Friuli coinvolte nel terremoto del 1976 e alcune strutture coinvolti nell'alluvione del Polesine del 1966.

Sono inoltre conservate - e inventariate a parte nella sezione fotografica - un cospicuo numero di fotografie relative agli interni ed esterni delle filiali, alle inaugurazioni e ristrutturazioni, allo stato di fatto degli edifici in seguito a calamità naturali o disastri.   

passsaggi di proprietà

Archivio di deposito di Castel San Giovanni (Piacenza), dove - nel 2010 in seguito alla chiusura dell'archivio di deposito di Centro Torri di Quartesolo (Vicenza) - è stata traslocata tutta la documentazione.

date di versamento
2013; 2014
criteri di ordinamento

La documentazione recuperata si presentava divisa in singole cartelle nominative per il luogo geografico in cui era presente la filiale. Si è proceduto, per ciascun fascicolo, a una sistemazione cronologica delle carte contenute, con lo scarto della documentazione priva di interesse (fatture, materiale in duplice copia, preventivi, alcune parti di corrispondenza).
E' interessante sottolineare che ciascuna cartella era già stata ben archiviata dall'ente produttore (uffico immobili) con la creazione di specifiche sottocartelle così denominate: atti di compravendita, autorizzazione con la Banca d'Italia, corrispondenza varia, planimetrie, fotografie. 

materiale perduto
Mancano all'appello le cartelle relative ad alcune filiali, di cui sappiamo l'esistenza da altri documenti ritrovati. E' possibile che vengano recuperate in seguito ad ulteriori lavori di selezione presso l'archivio di deposito.
strumenti di ricerca
Inventario semi-analitico Xdams (Paola Chiapponi - Giancarla Moscatelli, 2014)
consultabilità
Libera, come da regolamento dell'archivio storico.
copyright
Intesa Sanpaolo
lingua della documentazione
Italiano