Banco Ambrosiano Veneto
«Azioni», 1935 - 1971
si trova in
segnatura
faldone 10
testo dell'inventario
1. «Azioni», 1935-1943.
Contiene, tra l'altro: note sulla «situazione azioni» nel 1936, nel 1942 e nel 1944 e sulla «situazione delle azioni serie B» - emesse a integrazione delle percentuali concordatarie dovute ai creditori del Credito Veneto, del Credito Polesano e della Banca della Venezia Giulia - tra il 1936 e il 1941; «Progetto di eliminazione dei conti delle banche concordatarie e di sistemazione del capitale azionario della BCV», promemoria ms. di Piovesan a Stefano Cavazzoni, presidente dell'ICC, s.d. [ma fine 1938], 4 ff. e 4 allegati; alcune note sulla conversione delle azioni al portatore in nominative, ai sensi della legge 9 febbraio 1942, n. 96, e sulle modifiche statutarie relative; corrispondenza su acquisto di azioni BCV serie B da parte dell'ICC, richiesta alla Banca d'Italia di mantenere una porzione di capitale sociale in azioni al portatore, in deroga alla legge bancaria del 1936, collocamento di azioni BCV da parte delle Casse rurali; corrispondenza.
2. «Capitale sociale e azioni», 1945-1946.
Il fascicolo è relativo al passaggio del pacchetto azionario di maggioranza dall'ICC all'Istituto per le Opere di Religione «per conto e nell'interesse dei vescovi delle diocesi venete». Contiene note e promemoria sul piano per il rilievo del controllo della BCV, della Banca Provinciale Lombarda di Bergamo e del Banco S. Geminiano e San Prospero di Modena, e corrispondenza con: Luigi Bombardi, direttore del Banco S. Giminiano e S. Prospero; Luigi Colombo, presidente della Banca Provinciale Lombarda; la Banca d'Italia; il Patriarca di Venezia e i vescovi di Udine, Treviso, Belluno, Vicenza, Padova; l'ICC; Umberto Merlin, presidente della BCV; lo IOR; amministratori e azionisti della BCV.
3. «Aumento capitale sociale 1948».
Fascicolo relativo all'aumento di capitale della BCV da 75 a 100 milioni di lire. Contiene alcune note sulla situazione azionaria della Banca, il «Progetto di aggiornamento dello statuto sociale» e corrispondenza con il vescovo di Vicenza Carlo Zinato, il presidente Massimo Spada e azionisti della Banca.
4. «Aumento capitale sociale 1951».
Fascicolo relativo all'aumento di capitale della BCV da 100 a 125 milioni. Contiene note sulla situazione azionaria nel 1949, nel 1950 e nel 1951, le relazioni di bilancio 1950 della Banca Toscana e del Credito Romagnolo e corrispondenza con: Massimo Spada; Carlo Agostini, patriarca di Venezia; Carlo Zinato, vescovo di Vicenza; la succursale di Vicenza della Banca d'Italia; filiali della BCV; la Società Veneta Concimi e Prodotti Chimici - CITA.
5. «Aumento capitale sociale, settembre 1955».
Fascicolo relativo all'aumento di capitale della da 210 a 420 milioni (1955) e da 420 a 500 milioni (1957). Contiene alcune note sulla situazione azionaria nel 1953 e nel 1955, sugli aumenti di capitale e sulla sottoscrizione azionaria, e corrispondenza con: Giustino Valmarana; filiali della BCV; azionisti della BCV.
6. «Aumento capitale sociale. Azioni», 1960-1961.
Fascicolo relativo agli aumenti del capitale sociale della BCV da 500 a 750 milioni di lire (1960) e da 750 milioni a 1 miliardo di lire (1961). Contiene note sugli aumenti di capitale e sulla sottoscrizione azionaria da parte delle diocesi venete, e corrispondenza con: la succursale di Vicenza della Banca d'Italia; azionisti della BCV; Massimo Spada; i vescovi di Treviso, Padova, Vittorio Veneto, Venezia, Udine, Vicenza, Adria, Chioggia; filiali della BCV.
7. «Aumento capitale sociale 1965».
Fascicolo relativo all'aumento del capitale sociale della BCV da 1 a 1,5 miliardi di lire. Contiene note sul collocamento dell'aumento di capitale, e corrispondenza con: Mario Castello, segretario della Commissione Interna Centrale della BCV; Massimo Spada; lo IOR; filiali della BCV; Ernesto Sospisio, consigliere di amministrazione della Banca Triestina; azionisti della BCV.
8. «Nuovo aumento capitale sociale», 1966-1968.
Fascicolo relativo all'aumento del capitale sociale della BCV da 1,5 miliardi a 3 miliardi di lire. Contiene note sull'aumento del capitale e sul collocamento delle azioni, e corrispondenza con: lo IOR; Massimo Spada; la succursale di Vicenza della Banca d'Italia; il Ministero del Tesoro; filiali della BCV; Giuseppe Zaffonato, arcivescovo di Udine; la direzione di Milano della Riunione Adriatica di Sicurtà; azionisti della Banca.
9. «Modifiche statutarie e aumento capitale sociale», 1969-1970.
Fascicolo relativo all'aumento del capitale sociale della BCV da 3 miliardi a 3 miliardi e 96 milioni, e poi a 3 miliardi e 612 milioni di lire. Contiene note sul collocamento delle azioni e sulle modifiche statutarie, e corrispondenza con: lo IOR; filiali della BCV, in particolare la sede di Trieste (sul fido accordato alla «Sospisio Officine Gas e Acquedotti spa»).
10. «Trapassi azioni», 1971.
Contiene: nota dell'Ufficio Studi e dell'Ufficio Legale della BCV sull'Ufficio Azioni, 27 settembre 1971; «Mercato azioni Banca Cattolica del Veneto», senza firma né data; «Operazioni relative al trasferimento di nostre azioni», nota dell'Ufficio Legale, 21 ottobre 1971; velina di Piovesan a Pellegrino De Strobel, ragioniere capo dello IOR, in merito alla richiesta della Banca Unione di acquistare azioni della BCV, 26 ottobre 1971.
Contiene, tra l'altro: note sulla «situazione azioni» nel 1936, nel 1942 e nel 1944 e sulla «situazione delle azioni serie B» - emesse a integrazione delle percentuali concordatarie dovute ai creditori del Credito Veneto, del Credito Polesano e della Banca della Venezia Giulia - tra il 1936 e il 1941; «Progetto di eliminazione dei conti delle banche concordatarie e di sistemazione del capitale azionario della BCV», promemoria ms. di Piovesan a Stefano Cavazzoni, presidente dell'ICC, s.d. [ma fine 1938], 4 ff. e 4 allegati; alcune note sulla conversione delle azioni al portatore in nominative, ai sensi della legge 9 febbraio 1942, n. 96, e sulle modifiche statutarie relative; corrispondenza su acquisto di azioni BCV serie B da parte dell'ICC, richiesta alla Banca d'Italia di mantenere una porzione di capitale sociale in azioni al portatore, in deroga alla legge bancaria del 1936, collocamento di azioni BCV da parte delle Casse rurali; corrispondenza.
2. «Capitale sociale e azioni», 1945-1946.
Il fascicolo è relativo al passaggio del pacchetto azionario di maggioranza dall'ICC all'Istituto per le Opere di Religione «per conto e nell'interesse dei vescovi delle diocesi venete». Contiene note e promemoria sul piano per il rilievo del controllo della BCV, della Banca Provinciale Lombarda di Bergamo e del Banco S. Geminiano e San Prospero di Modena, e corrispondenza con: Luigi Bombardi, direttore del Banco S. Giminiano e S. Prospero; Luigi Colombo, presidente della Banca Provinciale Lombarda; la Banca d'Italia; il Patriarca di Venezia e i vescovi di Udine, Treviso, Belluno, Vicenza, Padova; l'ICC; Umberto Merlin, presidente della BCV; lo IOR; amministratori e azionisti della BCV.
3. «Aumento capitale sociale 1948».
Fascicolo relativo all'aumento di capitale della BCV da 75 a 100 milioni di lire. Contiene alcune note sulla situazione azionaria della Banca, il «Progetto di aggiornamento dello statuto sociale» e corrispondenza con il vescovo di Vicenza Carlo Zinato, il presidente Massimo Spada e azionisti della Banca.
4. «Aumento capitale sociale 1951».
Fascicolo relativo all'aumento di capitale della BCV da 100 a 125 milioni. Contiene note sulla situazione azionaria nel 1949, nel 1950 e nel 1951, le relazioni di bilancio 1950 della Banca Toscana e del Credito Romagnolo e corrispondenza con: Massimo Spada; Carlo Agostini, patriarca di Venezia; Carlo Zinato, vescovo di Vicenza; la succursale di Vicenza della Banca d'Italia; filiali della BCV; la Società Veneta Concimi e Prodotti Chimici - CITA.
5. «Aumento capitale sociale, settembre 1955».
Fascicolo relativo all'aumento di capitale della da 210 a 420 milioni (1955) e da 420 a 500 milioni (1957). Contiene alcune note sulla situazione azionaria nel 1953 e nel 1955, sugli aumenti di capitale e sulla sottoscrizione azionaria, e corrispondenza con: Giustino Valmarana; filiali della BCV; azionisti della BCV.
6. «Aumento capitale sociale. Azioni», 1960-1961.
Fascicolo relativo agli aumenti del capitale sociale della BCV da 500 a 750 milioni di lire (1960) e da 750 milioni a 1 miliardo di lire (1961). Contiene note sugli aumenti di capitale e sulla sottoscrizione azionaria da parte delle diocesi venete, e corrispondenza con: la succursale di Vicenza della Banca d'Italia; azionisti della BCV; Massimo Spada; i vescovi di Treviso, Padova, Vittorio Veneto, Venezia, Udine, Vicenza, Adria, Chioggia; filiali della BCV.
7. «Aumento capitale sociale 1965».
Fascicolo relativo all'aumento del capitale sociale della BCV da 1 a 1,5 miliardi di lire. Contiene note sul collocamento dell'aumento di capitale, e corrispondenza con: Mario Castello, segretario della Commissione Interna Centrale della BCV; Massimo Spada; lo IOR; filiali della BCV; Ernesto Sospisio, consigliere di amministrazione della Banca Triestina; azionisti della BCV.
8. «Nuovo aumento capitale sociale», 1966-1968.
Fascicolo relativo all'aumento del capitale sociale della BCV da 1,5 miliardi a 3 miliardi di lire. Contiene note sull'aumento del capitale e sul collocamento delle azioni, e corrispondenza con: lo IOR; Massimo Spada; la succursale di Vicenza della Banca d'Italia; il Ministero del Tesoro; filiali della BCV; Giuseppe Zaffonato, arcivescovo di Udine; la direzione di Milano della Riunione Adriatica di Sicurtà; azionisti della Banca.
9. «Modifiche statutarie e aumento capitale sociale», 1969-1970.
Fascicolo relativo all'aumento del capitale sociale della BCV da 3 miliardi a 3 miliardi e 96 milioni, e poi a 3 miliardi e 612 milioni di lire. Contiene note sul collocamento delle azioni e sulle modifiche statutarie, e corrispondenza con: lo IOR; filiali della BCV, in particolare la sede di Trieste (sul fido accordato alla «Sospisio Officine Gas e Acquedotti spa»).
10. «Trapassi azioni», 1971.
Contiene: nota dell'Ufficio Studi e dell'Ufficio Legale della BCV sull'Ufficio Azioni, 27 settembre 1971; «Mercato azioni Banca Cattolica del Veneto», senza firma né data; «Operazioni relative al trasferimento di nostre azioni», nota dell'Ufficio Legale, 21 ottobre 1971; velina di Piovesan a Pellegrino De Strobel, ragioniere capo dello IOR, in merito alla richiesta della Banca Unione di acquistare azioni della BCV, 26 ottobre 1971.