Banco Ambrosiano Veneto
Nicola Bevilacqua, 1906 - 1928
si trova in
segnatura
1 NB/Cpl
consistenza
4 registri, 2 faldoni.
storia istituzionale e biografia
Nicola Bevilacqua (Vicenza, 1875-1936).
Nicola Bevilacqua fu attivo nel movimento cattolico vicentino, ricoprendo incarichi in diverse istituzioni e partecipando alle competizioni elettorali amministrative della città e della provincia.
Il 15 gennaio 1897, dopo un anno di prova, fu confermato in pianta nella Banca Cattolica Vicentina come contabile di seconda classe.
L'8 gennaio 1907 fu nominato direttore e il 25 ottobre 1919 amministratore delegato, carica che ricoprì fino al 22 novembre 1930, quando si dimise a causa del coinvolgimento nel fallimento del Credito Veneto, di cui pure era amministratore delegato.
Insieme al presidente della BCV Alessandro Zileri Dal Verme fu tra i protagonisti della costituzione, nel 1914, della federazione fra le banche cattoliche (la Federazione Bancaria Italiana, di cui fu consigliere di amministrazione, presidente della Giunta esecutiva dal 1923 e vice presidente dal dicembre 1926) e del suo organo finanziario (il Credito Nazionale, nel quale funse da segretario del Consiglio e poi, dal 1924, da consigliere di amministrazione).
Ricoprì incarichi in alcune delle banche federate (Banca Cattolica Atestina di Este-Padova, Banca della Venezia Giulia di Trieste, Credito Padano di Mantova, Credito Veneto di Padova) e nel Banco di Roma, di cui fu sindaco dal 1916 al 1919, quindi consigliere di amministrazione fino al 1923.
Dal 1928 al 1930 fu presidente dell'Istituto Centrale di Credito, nuovo organismo federale delle banche cattoliche costituito in seguito alla liquidazione della Federazione Bancaria Italiana e del Credito Nazionale.
Nicola Bevilacqua fu attivo nel movimento cattolico vicentino, ricoprendo incarichi in diverse istituzioni e partecipando alle competizioni elettorali amministrative della città e della provincia.
Il 15 gennaio 1897, dopo un anno di prova, fu confermato in pianta nella Banca Cattolica Vicentina come contabile di seconda classe.
L'8 gennaio 1907 fu nominato direttore e il 25 ottobre 1919 amministratore delegato, carica che ricoprì fino al 22 novembre 1930, quando si dimise a causa del coinvolgimento nel fallimento del Credito Veneto, di cui pure era amministratore delegato.
Insieme al presidente della BCV Alessandro Zileri Dal Verme fu tra i protagonisti della costituzione, nel 1914, della federazione fra le banche cattoliche (la Federazione Bancaria Italiana, di cui fu consigliere di amministrazione, presidente della Giunta esecutiva dal 1923 e vice presidente dal dicembre 1926) e del suo organo finanziario (il Credito Nazionale, nel quale funse da segretario del Consiglio e poi, dal 1924, da consigliere di amministrazione).
Ricoprì incarichi in alcune delle banche federate (Banca Cattolica Atestina di Este-Padova, Banca della Venezia Giulia di Trieste, Credito Padano di Mantova, Credito Veneto di Padova) e nel Banco di Roma, di cui fu sindaco dal 1916 al 1919, quindi consigliere di amministrazione fino al 1923.
Dal 1928 al 1930 fu presidente dell'Istituto Centrale di Credito, nuovo organismo federale delle banche cattoliche costituito in seguito alla liquidazione della Federazione Bancaria Italiana e del Credito Nazionale.
contenuto
Tipologie: Registri di copialettere di 500 fogli ciascuno, corrispondenza.
Oggetti: I registri copialettere
Il primo registro (1906-1925) è compilato solo fino al foglio 114 e contiene corrispondenza relativa ad affari privati e alle cariche ricoperte da Bevilacqua in istituzioni vicentine, come la Commissione direttiva de «Il Berico», istituita nel 1904 dal Vescovo Feruglio per sanare la situazione finanziaria del giornale cattolico.
A questo proposito si segnala, alle pp. 15-29 del copialettere, un promemoria di Bevilacqua sul 'commissariamento' de «Il Berico».
Il secondo registro (1918-1923) consta di 243 fogli compilati e contiene prevalentemente corrispondenza con il personale e i rappresentanti della Banca, con Giuseppe Vicentini, amministratore delegato del Credito Nazionale, e con alcune banche cattoliche federate.
I registri terzo (1919-1924) e quarto (1924-1928) sono pressoché interamente utilizzati e contengono prevelentemente corrispondenza relativa agli affari svolti nell'ambito della Federazione Bancaria Italiana, con lettere a Giuseppe Vicentini e alle banche cattoliche federate venete di Rovigo, Este, Verona, Udine, Padova.
Le prime lettere del registro n. 3 sono inviate da Nicola Bevilacqua in qualità di amministratore delegato del Credito Veneto (pp. 1-13).
La serie Corrispondenza con la Federazione Bancaria Italiana è costituita
da corrispondenza di Nicola Bevilacqua con esponenti della Federazione e del Credito Nazionale (CN): i presidenti Alessandro Zileri Dal Verme e, dal 1928, Filippo Crispolti; l'amministratore delegato Giuseppe Vicentini; i direttori Pietro Campilli e Sergio Bernardi; il membro del Comitato direttivo e poi liquidatore del Credito Nazionale Virginio Bontadini.
L'inventario è preceduto dalla descrizione di un promemoria anonimo sulla Federazione Bancaria Italiana.
Oggetti: I registri copialettere
Il primo registro (1906-1925) è compilato solo fino al foglio 114 e contiene corrispondenza relativa ad affari privati e alle cariche ricoperte da Bevilacqua in istituzioni vicentine, come la Commissione direttiva de «Il Berico», istituita nel 1904 dal Vescovo Feruglio per sanare la situazione finanziaria del giornale cattolico.
A questo proposito si segnala, alle pp. 15-29 del copialettere, un promemoria di Bevilacqua sul 'commissariamento' de «Il Berico».
Il secondo registro (1918-1923) consta di 243 fogli compilati e contiene prevalentemente corrispondenza con il personale e i rappresentanti della Banca, con Giuseppe Vicentini, amministratore delegato del Credito Nazionale, e con alcune banche cattoliche federate.
I registri terzo (1919-1924) e quarto (1924-1928) sono pressoché interamente utilizzati e contengono prevelentemente corrispondenza relativa agli affari svolti nell'ambito della Federazione Bancaria Italiana, con lettere a Giuseppe Vicentini e alle banche cattoliche federate venete di Rovigo, Este, Verona, Udine, Padova.
Le prime lettere del registro n. 3 sono inviate da Nicola Bevilacqua in qualità di amministratore delegato del Credito Veneto (pp. 1-13).
La serie Corrispondenza con la Federazione Bancaria Italiana è costituita
da corrispondenza di Nicola Bevilacqua con esponenti della Federazione e del Credito Nazionale (CN): i presidenti Alessandro Zileri Dal Verme e, dal 1928, Filippo Crispolti; l'amministratore delegato Giuseppe Vicentini; i direttori Pietro Campilli e Sergio Bernardi; il membro del Comitato direttivo e poi liquidatore del Credito Nazionale Virginio Bontadini.
L'inventario è preceduto dalla descrizione di un promemoria anonimo sulla Federazione Bancaria Italiana.
passsaggi di proprietà
Provenienza: Archivio Centro Torri (Torri di Quartesolo - Vicenza), versamento della Segreteria del Consiglio.
date di versamento
2003/12/31; 2005/07/06
criteri di ordinamento
La corrispondenza con la Federazione Bancaria Italiana è disposta in ordine cronologico, suddivisa in fascicoli per anno. Nell'inventario sono stati indicati, per ogni anno, gli oggetti della corrispondenza (laddove un argomento sia trattato unicamente in un documento, questo è stato descritto singolarmente). La corrispondenza con terzi e le note o i promemoria intercalati alla corrispondenza sono contrassegnati dalle lettere dell'alfabeto. I titoli tra virgolette sono i titoli originali.
strumenti di ricerca
Inventario sommario GEA (Chiara Guizzi, 2004-2005).
Rubriche coeve dei corrispondenti (enti e persone), annesse ai copialettere n. 3 e n. 4.
consultabilità
Libera, come da regolamento dell'Archivio Storico.
stato di conservazione
Buono
bibliografia
CHIAPPONI Paola, GUIZZI Chiara, «La Banca Cattolica del Veneto e il suo patrimonio archivistico», Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2007,
pp. 75-83.
pp. 75-83.