Banco Ambrosiano Veneto
Atto costitutivo, statuti e regolamenti, 1896 - 1972
Consiglio di Amministrazione.
Il Banco Ambrosiano nasce a Milano come società anonima il 27 agosto 1896 per iniziativa dell'avvocato Giuseppe Tovini, già fondatore a Brescia nel 1888 della Banca San Paolo (banca di chiara matrice cattolica); sono 153 gli azionisti che partecipano con un capitale di un milione di lire (ben presto aumentato a tre milioni) alla costituzione del Banco.
Nel primo decennio del Novecento lo sviluppo dell'istituto passa da un totale di bilancio di 34 milioni a 46: l'attività è caratterizzata da una certa prudenza che permette di non risentire della crisi del 1907.
Il 4 novembre 1896 viene aperto alla clientela il primo sportello a Milano in via Clerici; tra il 1903 e il 1910 si inaugura la prima agenzia di città in Milano e di seguito le filiali di Lecco e di Vigevano e, in Brianza, le filiali di Besana, Erba e Seregno.
Allo scoppio della prima guerra mondiale il Banco si trova nella posizione di poter dichiarare libere dalla moratoria, stabilita da disposizione governative, tutte le categorie di depositi.
Nel primo dopoguerra iniziano ad operare le sedi di Torino e di Genova, e le filiali di Varese, Monza e Luino; negli anni Venti viene aperta la sede di Venezia e le filiali di Alessandria, Como e Piacenza.
Nel frattempo incomincia a svilupparsi l'attività con l'estero.
Il Banco, perseverando con la sua politica caratterizzata da impieghi facilmente liquidabili e a breve scadenza, riesce a superare la crisi del 1929 e a proseguire il suo sviluppo nonostante le difficoltà economiche a livello mondiale.
Alla fine del 1941 il totale di bilancio supera i 1.500 milioni; nel frattempo la presenza dell'istituto sul territorio nazionale si estende con l'apertura delle sedi di Roma e Bologna, e delle filiali di Bergamo e Pavia.
Per statuto «la società ha per iscopo di esercitare e promuovere lo sviluppo del Credito Commerciale ed Agrario, a norma delle Leggi, sia a vantaggio dei Soci che dei terzi, corpi morali, opere pie e Istituti Cattolici ...».
Peculiarità del Banco Ambrosiano, come di altre banche di matrice cattolica (es. la Banca Cattolica del Veneto), è la destinazione di una percentuale degli utili «a scopo di beneficienza e specialmente per Scuole Cattoliche a giudizio del Consiglio di Amministrazione» (cfr. statuto 1896); tale percentuale varia nel corso degli anni: dai 4/10 nel 1896 si passa a 20/10 nel 1920, dai 5/10 nel 1934 ai 10/10 del 1954, dai 7,50/10 del 1976 ai 3,50/10 (con un massimo di 1 miliardo) del 1982.
Oggetti: Regolamenti e normative interne.
- BELLAVITE PELLEGRINI Carlo, «Storia del Banco Ambrosiano. Fondazione, ascesa e dissesto. 1896-1982», Roma-Bari, Laterza, 2001.