Banco Ambrosiano Veneto

Banca di Calabria - Napoli, 1910 - 1982

segnatura
 1 BAVSUD/BdC
consistenza
28 registri.
struttura
9 serie.
storia istituzionale e biografia

Fondata nel 1910 a Napoli (dove era ubicata la sede centrale) come società anonima dal capitale di lire 2.500.000, la Banca di Calabria aveva lo scopo di «eseguire operazioni bancarie, commerciali, industriali ed operazioni finanziarie di qualsiasi altro genere» (cfr. art. 5 dello statuto, inserito nel 1° vol. dei bilanci), ed in particolare, fra l'altro (art. 7): eseguire sconti, aperture di conti correnti, prestiti, anticipazioni su titoli, valori e merci; concedere credito «agrario e marittimo»; ricevere depositi; acquistare e vendere fondi pubblici italiani ed esteri, buoni del tesoro, valori industriali, azioni e obbligazioni; aprire crediti in Italia e all'estero; «assumere qualunque sorta di impresa industriale fondiaria ed agricola, appalti per forniture ed esazioni».
La possibilità di operare all'estero, prevista in vari punti dello statuto, sembra fosse largamente sfruttata dall'istituto di credito meridionale, se gli amministratori, nella relazione sul primo esercizio, potevano vantare di essere «in relazione con le principali banche estere, che ci sono state larghe d'appoggio e ci hanno fatto condizioni di favore». Contemporaneamente si affermava altresì il legame con il territorio e soprattutto con la regione Calabria, che si auspicava divenisse presto campo d'azione privilegiato della Banca, dati i «legami che ad essa l'uniscono ed i sentimenti dei soci fondatori verso la terra d'origine». E ancora, nella relazione sull'esercizio del 1911, si esprimeva la speranza di poter «contribuire a sviluppare la vita finanziaria in quella generosa terra, che ha in sè accumulati tesori di preziose energie, le quali, ora latenti, aspettano la scintilla vivificatrice, che le metta in moto, aspettano una forza cosciente, che valga a guidarle e a polarizzarle verso un'altissima meta, la rigenerazione economica della regione». La sede di Cosenza fu inaugurata nel gennaio del 1913, seguita da quelle di Reggio Calabria nel 1924 e di Crotone nel 1946.
Nel 1974 la Banca di Calabria passò sotto il controllo del Banco di Roma.
Nel 1980 la fusione tra la Banca di Calabria ed un'altrettanto importante partecipata del Banco di Roma - la Banca di Andria, anch'essa con una radicata tradizione nel Mezzogiorno (cfr. il fondo «Banca di Andria») - portò alla nascita di uno dei principali istituti di credito ordinario del Sud d'Italia: la Banca Centro Sud, con sede a Napoli. Nel 1986 il pacchetto di controllo passò dal Banco di Roma nelle mani del gruppo Citibank - uno dei primi gruppi bancari del mondo, presente in 100 paesi - e l'anno seguente l'Istituto trasformò la ragione sociale in «Citibank Italia». Nel 1991, in concomitanza con l'acquisto da parte del Banco Ambrosiano Veneto del pacchetto di controllo della Citibank Italia, questa cambiava nuovamente denominazione in «Banco Ambrosiano Veneto Sud». L'incorporazione nel Banco Ambrosiano Veneto ebbe luogo l'anno seguente.

soggetto produttore
contenuto
Tipologie: Registri manoscritti e dattiloscritti.
passsaggi di proprietà
Provenienza: Banca Intesa, archivio di deposito di Casandrino, Napoli
date di versamento
2003/11/21
strumenti di ricerca
Inventario sommario (Chiara Guizzi, 2004).
consultabilità
Libera, come da regolamento dell'archivio storico. I verbali sono consultabili fino al 1973
copyright
Intesa Sanpaolo
luogo della documentazione
Italiano
bibliografia
RIENZO Maria Gabriella, «La Banca di Calabria: banca e congiuntura tra età liberale e fascismo. 1910-1935», Napoli, Arte Tipografica, 1996.